16 febbraio, 2009

MMR e autismo: un verdetto non del tutto inatteso

Giovedì 12 febbraio una speciale corte federale si è pronunciata a sfavore di tre famiglie che hanno intentato una causa civile per vedere riconosciuto il supposto legame tra l'insorgenza di autismo infantile e somministrazione del
vaccino MMR.

La corte ha concluso che non esistono evidenze scientifiche a sostegno di questa ipotesi e che quindi le famiglie non hanno diritto ad alcun risarcimento per danno da vaccino.

Non posso che condividere questa saggia decisione.

Migliaia di altre cause arriveranno in giudicato nei prossimi mesi, ma con ogni probabilità il verdetto sarà il medesimo.

La controversia su questo argomento è stata innescata da un famoso articolo pubblicato nel 1998 da Wakefield e collaboratori. Lo studio di piccole dimensioni (solo 12 bambini) e metodologicamente poco corretto (come appurato in seguito) ha scatenato una sorta di psicosi sopprattuto negli UK con una diminuzione della copertura vaccinale dal 90% all'82% con un parallelo aumento del numero di casi di morbillo da 56 casi nel 1998 a 1348 dell'anno scorso (con due casi fatali).

Cosa ci ha lasciato in eredità questa controversia?

  • una frattura difficile da sanare all'interno del mondo delle associazioni e dell'opinione pubblica
  • diffusione di sfiducia e teorie della cospirazione nei confronti della medicina e della sanità pubblica
  • un massiccio investimento di risorse per inseguire o per sfatare questa ipotesi tanto suggestiva quanto improbabile a dispetto di altre linee di ricerca potenzialmente più fruttuose.
Nemmeno questo basterà ovviamente a convincere chi abbraccia fideisticamente certe convinzioni...
sopravviverà forse insieme alle leggende su Elvis, sui rapimenti alieni, gli illuminati etc...

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